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Qualche tempo fa ho affrontato il tema del colloquio di lavoro, fornendo alcune indicazioni su come scegliere l’outfit giusto. Spesso gli uomini considerano il look un fattore di scarsa importanza, commettendo un grande errore!

Se è vero che esperienza, preparazione e umiltà sono doti cercate da tutti i bravi cacciatori di teste, è altrettanto vero che l’abito fa il monaco. Oscar Wilde, uomo di mondo e di stile, amava ripetere che non c’è una seconda occasione per fare un’ottima prima impressione.

E nel caso di un colloquio di lavoro è la regola. Come prepararsi al meglio per affrontare la fatidica intervista? Punto primo, non smetterò mai di ripeterlo, anche se può sembrare banale: attenzione al grooming, ovvero all’igiene personale. Al colloquio di lavoro si arriva in ordine, con le idee, ma anche con l’aspetto. È d’obbligo la doccia e tutti i rituali che riguardano l’igiene intima, dalla profumazione alla cura dei denti. Se portate barba o baffi, assicuratevi che siano regolati di fresco. Niente look trasandati e capelli fuori controllo, non mi dilungherò nemmeno sull’importanza dell’uso corretto del deodorante.

L’ambiente formale

Ma cosa indossare per fare colpo sul selezionatore? Dipende dal tipo di azienda e dal ruolo richiesto. Come abbiamo già visto, ci sono tre diverse tipologie di ambienti di lavoro, quello formale, quello strutturato e il creativo. Paese che vai, usanza che trovi, recita l’adagio. Tenetelo bene a mente anche per il vostro colloquio di lavoro. Nel caso di un’azienda formale, per esempio uno studio professionale o una società di consulenza, è d’obbligo il completo giacca e pantalone.

I colori scuri, come il blu o il grigio fumo di Londra, danno maggiore autorevolezza e trasmettono agli altri l’immagine di una persona sicura di sé, equilibrata e a proprio agio. Personalmente consiglio il completo tinta unita a due bottoni, da abbinare a una camicia pulita e alla cravatta. Sì alle scarpe stringate in pelle e, per i più estrosi, anche le bretelle. Attenzione! Se scegliete le bretelle, niente cintura, viceversa se optate per la cintura sarà rigorosamente di pelle e abbinata alle scarpe.

L’ambiente strutturato

Se vi state candidando per un ambiente meno rigido, come per esempio uno studio di architettura o una scuola, il completo tinta unita può essere sostituito dallo spezzato. In questo caso potrete scegliere una giacca a un bottone, anche in colori chiari o fantasia, da abbinare a un pantalone a contrasto. Invece della camicia potete indossare un maglione più o meno pesante, mentre le scarpe Oxford potranno essere sostituite da un modello più rilassato, come i Chelsea Boots o le Derby.

L’ambiente creativo

Veniamo infine agli ambienti più creativi, come le agenzie di pubblicità o di comunicazione. Questi luoghi favoriscono una certa flessibilità, ma non esagerate! La giacca a un bottone, indossata con una t-shirt o un maglione a collo alto, vi daranno il giusto tocco di classe. Il pantalone potrà essere più aderente, se il fisico lo permette, e alla scarpa classica potrete preferire una sneaker classica in pelle. Via libera a qualche accessorio come gli occhiali da vista colorati o una pochette estrosa nel taschino della giacca.

Una piccola parentesi sul “Casual Friday”. Il termine è mutuato dagli Stati Uniti, dove di venerdì agli impiegati è concesso un abbigliamento meno formale. In Italia, purtroppo, ha dato adito a una serie di imbarazzanti misunderstanding. Meno formale non significa presentarsi in ufficio con la barba sfatta e la tuta da jogging. Negli ambienti più strutturati il completo tinta unita potrà essere sostituito con lo spezzato, in quelli meno formali al pantalone classico si potrà preferire un jeans oppure un modello in velluto a coste.

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