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Il consulente di immagine può essere una risorsa anche all’interno di un’azienda. Il lavoro che svolge con i privati può essere applicato anche all’immagine di una società.

Perché un’azienda dovrebbe rivolgersi a un curatore di immagine?

Pensare che il consulente di stile possa dare solo suggerimenti per migliorare l’immagine, è riduttivo. Ancora una volta i paesi anglosassoni ci mostrano come questa professione possa soddisfare esigenze diverse.

Tutti i grandi Mall americani e inglesi hanno un servizio di consulenza di immagine e personal shopping. Rimanendo sempre oltreoceano, sono molte le boutique e i concept store che si affidano al consulente di immagine per creare i trunk-show. I trunk-show sono delle mini sfilate per promuovere un brand oppure aumentare le vendite in certi periodi dell’anno. Hanno il vantaggio di creare engagement con i clienti esistenti e di conquistarne di nuovi! In queste occasioni il ruolo del consulente di immagine è fondamentale per la buona riuscita dell’evento.

Lo sviluppo di legami reali, che si concretizzano nella fidelizzazione e nell’acquisto, è un processo lento, che richiede dedizione, costanza e tempo. Non bisogna spazientirsi o gettare la spugna se le vendite non subiscono un’impennata già al primo appuntamento! Complici i social network, molti brand ritengono sia più semplice e veloce rivolgersi agli influencer piuttosto che impegnarsi nel creare un rapporto vero con i propri clienti.

In sintesi, il consulente di immagine è in grado di offrire un valore aggiunto ad un’azienda, che si tratti di un corso di bon ton, di una sessione di personal shopping o di una consulenza di armocromia. Anche le realtà piccole possono trarre vantaggio dal suo aiuto, offrendo ai clienti un’esperienza di acquisto personalizzata. Tutte strategie che aumentano l’interesse per il punto vendita e il word of mouth positivo. Creano momenti di socializzazione e trasformano il negozio in un luogo da vivere e non solo uno spazio dove fare acquisti.

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