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Palpitazioni a mille, mani che sudano e salivazione azzerata. Il colloquio di lavoro è un appuntamento temuto, a cui bisogna arrivare preparati. Con le competenze giuste per il ruolo a cui si aspira e con il look giusto.

Molte persone sottovalutano l’importanza dell’abbigliamento, ritenendolo un dettaglio irrilevante. Niente di più sbagliato! Indossare capi e accessori coerenti con il luogo e la posizione lavorativa assicurano una marcia in più. Del resto Edit Head diceva che si può ottenere tutto ciò che si vuole, se si è vestiti per averlo! Perciò oltre alle vostre skill personali e tecniche, soffermatevi anche sul vostro aspetto. Il 90% della comunicazione passa dai canali non verbali. Quindi abiti, accessori, postura, sguardo e tono di voce. Attraverso questi elementi noi comunichiamo agli altri chi siamo, senza filtri.

Come presentarsi a un colloquio di lavoro?

  • I nostri outfit dovranno essere in linea con il luogo e il tipo di lavoro
  • Sarebbe opportuno dedicare una parte del nostro armadio solo ai capi per il lavoro

Cosa troveremo nell’armadio destinato all’ufficio?

Dipende dall’ambiente in cui andremo a lavorare. Possiamo facilmente identificare tre tipi di luoghi di lavoro:

  • Formale
  • Strutturato
  • Creativo

Una volta individuata il tipo di ambiente possiamo dedicarci alla scelta del look più adatto. Partendo dal presupposto che, in generale sempre, ma soprattutto per ottenere il lavoro dei nostri sogni, l’abito farà il monaco.

L’ambiente formale

Negli ambienti formali la gerarchia e i ruoli sono ben definiti. Di conseguenza anche l’abbigliamento sarà rigoroso. Lavorare in uno studio professionale o a contatto con un top manager richiede un look adeguato. Se vi state candidando per un posto di questo tipo, il vostro capo salvavita è il completo giacca/pantalone. Privilegiate i modelli a un bottone o a doppiopetto, se la vostra silhouette ve lo permette. La tinta unita, soprattutto se scura, è l’ideale per dare di noi un’immagine sicura, autorevole e affidabile. Se volete dare un tocco trendy, potete optare per una fantasia Principe di Galles ma sempre nei colori classici.

Sì a…

  • una borsa rigida a spalla o a mano, purché proporzionata alla figura
  • un tacco medio o le scarpe modello Oxford
  • un trucco leggero e luminoso

No a…

  • Le sneaker, anche se è venerdì! Meglio un paio di mocassini eleganti o i Chelsea boots.

L’ambiente strutturato

L’ambiente strutturato, ma poco formale, è quello in cui esiste una gerarchia, ma i rapporti tra i ruoli non sono così rigidi. Per esempio una scuola o una casa editrice. Anche in questo caso il nostro look dovrà essere adeguato al luogo di lavoro. Non c’è niente di peggio che sentirsi un pesce fuor d’acqua!

Su cosa puntare?

Una gonna a pieghe. Versatile e divertente è l’ideale per quei luoghi in cui il protocollo è più morbido. Se la scegliete tinta unita, abbinatela con un maglione fantasia e viceversa.

Sì a…

  • maglioni, cardigan e pull sciancrati
  • un foulard da annodare al collo
  • gioielli che riprendono il colore dell’outfit

Attenzione…

  • Ai volumi troppo grandi e alle lunghezze dei maglioni. Passare da superstilosa a piccola fiammiferaia è un attimo

L’ambiente creativo

Infine l’ambiente creativo è quello che permette una libertà di azione maggiore. Un capo passepartout sono i leggings, una via di mezzo tra un pantalone superaderente e i collant. Sono molto versatili e ci permettono di creare molti look. Ecco qualche idea:

  • indossati con una maxi camicia o un maxi pull
  • indossati con l’abito a sottoveste
  • Indossati con più giacche sovrapposte

  • con i tacchi o le ballerine
  • con gli accessori grandi e vistosi

No

  • Se avete le gambe tornite, sostituite i leggings con un paio di pantaloni a sigaretta.

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