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In un pomeriggio di shopping hai comprato lo stesso identico rossetto della tua amica, della stessa marca e nello stesso negozio, perché a lei stava benissimo e volevi avere quel bel colore vivo sulle labbra anche tu.

Quando però poi l’hai indossato, ti sei accorta, con un po’ di delusione, che l’effetto su di te era completamente diverso. Per quale motivo si riscontra questa differenza? Il fenomeno non è così raro come potrebbe sembrare. Diversamente da quanto si pensi (colore dei capelli, carnagione, incarnato…) in realtà il motivo ruota tutto intorno a una difficile parola: armocromia.

Che cos’è l’armocromia?

Armocromia significa armonia dei colori ed è un concetto risalente agli inizi del secolo scorso. Fu lo svizzero Johannes Itten (1888-1967) a esprimerlo per primo. Egli suddivise i colori per temperatura (caldi e freddi) e per valore (chiari e scuri). La temperatura deriva dalla base gialla, che origina i colori caldi, oppure blu, per i colori freddi. Aggiungendo il bianco o il nero otteniamo luminosità e profondità.

Muovendo da queste basi, Itten associò poi all’armocromia le mutazioni delle stagioni dell’anno: i colori caldi e luminosi sono quelli che caratterizzano la natura in primavera; quelli caldi ma profondi sono predominanti in autunno; quelli freddi e luminosi li associamo all’estate mentre le tinte fredde e scure all’inverno.

Come agisce l’armocromia

A questo punto dobbiamo esaminare come l’armocromia agisce sull’aspetto di ognuno di noi. Ogni tipo di pelle reagisce, in maniera del tutto naturale, a determinati colori secondo un pattern che viene stabilito fin dalla nascita. Ciò non riguarda in alcun modo la tinta degli occhi o dei capelli, i quali sono ininfluenti ai fini dell’analisi armocromatica.

Verifichiamolo con un semplice test: esponiamoci alla luce del sole con i capelli raccolti e senza alcun tipo di trucco sul viso. Accostando al volto diversi capi d’abbigliamento – di cromie differenti – ci accorgeremo come la percezione che abbiamo della nostra pelle vari in base ai vestiti che indossiamo.

In base al colorito naturale di ogni persona, il viso risulta valorizzato oppure penalizzato a seconda del colore che decidiamo di indossare. Anche se non ne siamo coscienti, possediamo una palette di cromie naturali che rispecchiano le caratteristiche espresse da Itten e ci fanno dunque essere in armonia con alcuni colori e in contrasto con altri. Essere a conoscenza dell’armocromia ci aiuta quando facciamo shopping.

Shopping e armocromia

Come possiamo applicare l’armocromia al nostro shopping? Partiamo dal riconoscere quali sono i colori con i quali la nostra pelle si intona meglio e ricerchiamo capi in tinta. Non si tratta di eliminare dalla nostra vita i colori con cui stiamo male, dovremmo però concentrarci sulle cromie con cui stiamo meglio.

L’approccio armocromatico agli acquisti può consentirci di spendere meno e meglio, nonché di farlo più rapidamente. Potremmo evitare di acquistare un capo che mal si addice alla nostra palette, presi da un’infatuazione magari perché abbiamo visto come cade bene sul manichino, risparmiando così tempo e denaro.

Non diventiamo schiavi dell’armocromia, ma lasciamoci guidare da essa perché è capace di farci distinguere colori, toni e sottotoni che ci illuminano e ci valorizzano. L’armocromia ci dà consigli e suggerimenti che possiamo accettare o rifiutare. Ricordiamoci sempre che la moda deve raccontare di noi, non parlare al posto nostro.

Con l’armocromia possiamo metterle in bocca le parole giuste per farlo. Stiamo però attenti a non consentirle di fare troppo rumore, rendendoci muti.

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